Fonte: Bologna Today autore Carolina Pozzi
Dal 14 febbraio 2024 il CAAB, Centro Agroalimentare di Bologna, aprirà due mattine a settimana per comprare frutta e verdura a cassetta. Presto anche un ortomercato con altri prodotti del territorio.
Un nodo agroalimentare strategico, quello di Bologna, al centro del territorio fertile e generoso della Pianura Padana. E in posizione di snodo strategico per flussi e mercati da tutta Italia, e anche oltre, dall’Europa. Si trova qui il CAAB, Centro Agroalimentare cittadino, punto di riferimento per i circuiti distributivi nazionali che dal 14 febbraio 2024 permetterà anche ai cittadini di fare la spesa di frutta e verdura due mattine a settimana.
Che cos’è il CAAB, Centro Agroalimentare di Bologna
La vocazione mercatale di Bologna risale al Medioevo, da quando appunto la città si è validata come centro delle vie di comunicazione italiane ed europee. Sul comparto agroalimentare, l’eredità e la vocazione imprenditoriale è stata raccolta dal CAAB, una società costituita da Enti pubblici locali e territoriali, associazioni economiche e di categoria, istituti di credito ed operatori del settore. Un grande polo, dunque, in cui logistica e movimentazione sono gestite per mezzo di tecnologie moderne, con piattaforme per l’approvvigionamento della grande distribuzione, centri servizi, magazzini e spazi commerciali. E un esempio virtuoso, con un fatturato annuo di 1.400 milioni, un consorzio di produttori da vari settori, 100mila controlli di qualità l’anno, nonché due borse merci con accesso, fino a oggi, esclusivamente a clienti grossisti e dettaglianti. Ma le cose stanno per cambiare.
L’apertura del CAAB per la spesa dei cittadini
“Un ecosistema complesso come CAAB ha l’esigenza di parlare con autorevolezza e credibilità al territorio in cui si inserisce e per il quale lavora”. Per questo, spiega il suo direttore Marco Marcatili, “daremo l’opportunità di un’immersione più completa nella realtà del CAAB, un’esperienza di autenticità che possa tradursi in un aumento della consapevolezza del ruolo e del funzionamento della piattaforma del fresco della città di Bologna”. Dunque, a partire dal 14 febbraio 2024 il centro sarà aperto tutti i mercoledì e venerdì mattina tra le 7 e le 9, per consentire ai cittadini di comprare frutta e verdura a cassetta.
Proprio accanto a FICO Eataly World, a breve ci saranno ancora altre possibilità per accorciare la filiera e — presumibilmente — contenere i prezzi con la riduzione di intermediari. È imminente infatti anche la riapertura dell’Ortomercato, un punto vendita al dettaglio non solo di ortofrutta, ma anche di altri prodotti locali, che seguirà orari pomeridiani di venerdì e sabato.