La famiglia Pascucci vanta una lunga tradizione nell’arte tessile, rinomata a livello internazionale.
Le loro radici affondano nel mondo dei tintori, specializzatisi successivamente nella stampa su tela. Inizialmente, le loro creazioni imitavano i costosi ricami e raffiguravano elementi della natura locale.
Nel corso del tempo, le tele stampate divennero popolari per abbellire il bestiame nelle fiere e, successivamente, trovarono applicazione nelle tende da spiaggia con lo sviluppo del turismo balneare.
Il colore predominante, simbolo di una tradizione profondamente radicata nel territorio, è la ruggine, ottenuta dall’ossidazione del ferro. Questa tonalità rappresenta l’identità locale e ha resistito nel tempo, tramandata di generazione in generazione. La tecnica artigianale è stata conservata, utilizzando stampi intagliati a mano su legno di pero e mantenendo il processo di stampa quasi immutato nel corso degli anni.
Nonostante alcune evoluzioni legate all’efficienza, come l’uso del lino al posto della canapa e lievi modernizzazioni nel processo produttivo, i Pascucci hanno mantenuto la preparazione dei colori e la stampa fedeli alla loro tradizione.
Il nome Pascucci è sinonimo di casa, tradizione e calore, rappresentando il fascino secolare di questo antico mestiere artigianale. Mangiare su tovaglie dei Pascucci equivale a osservare scene di vita quotidiana romagnola, richiamando i piaceri e i sapori della memoria.
Dal 1826, dalla piccola bottega di Gambettola (FC), i tessuti stampati dei Pascucci hanno conquistato mercati locali e internazionali grazie alla loro bellezza artigianale e al legame profondo con la loro terra d’origine.
Persino il celebre poeta e sceneggiatore Tonino Guerra ha amato le loro creazioni e ha collaborato con la bottega fin dagli anni 2000.