Una storia dimenticata

Il ramo di Fiaccacollo scoperto in una veduta da sud verso nord. La sponda sinistra del canale appare a ridosso delle case del muro di cinta dell’ex convento di S. Lorenzo. A destra il lato percorribile della via con vari tratti porticati. Autore anonimo, 1839-40 BCAB.GS. Disegni, cart.1, c 47.

I canali di Bologna: una rete idraulica che ha plasmato la città

Bologna è conosciuta come la “dotta, la grassa, la rossa”, ma un altro appellativo che le si addice è “la città d’acqua”. Un’intricata rete di canali, un tempo fondamentale per la vita economica e sociale della città, scorre ancora sotto le sue strade e ne caratterizza il fascino.

I canali principali:

  • Canale di Reno: Derivato dal fiume Reno a Casalecchio, alimentava mulini e opifici, e forniva acqua per l’irrigazione. Ancora oggi, è possibile ammirarlo in alcuni tratti, come in Via Indipendenza e in Piazza del Nettuno.
  • Canale di Savena: Prende origine dal torrente Savena e si snoda lungo la collina omonima. Un tempo utilizzato per la navigazione e il trasporto di merci, oggi offre scorci suggestivi e aree verdi.
  • Canale Navile: Un tempo navigabile fino a Malalbergo, il Navile era il canale più importante di Bologna. Collegava la città al mare Adriatico, favorendo il commercio e lo sviluppo economico. Oggi è un’area pedonale e ciclabile, ricca di ristoranti, bar e locali, che regala un’atmosfera vivace e suggestiva.

Oltre ai canali principali, una fitta rete di canali minori alimentava mulini, opifici e fontane. L’acqua era un elemento fondamentale per la vita quotidiana e l’economia della città.

Storia e cultura:

La costruzione dei canali di Bologna risale al Medioevo. Il loro sviluppo fu determinato da esigenze di natura economica, militare e di difesa idraulica. I canali permisero di sfruttare la forza motrice dell’acqua per mulini e opifici, favorirono il commercio e la comunicazione con altre città, e contribuirono alla bonifica delle terre circostanti.

Nel corso dei secoli, i canali di Bologna sono stati testimoni di eventi storici e di trasformazioni sociali. Sono stati immortalati in opere d’arte e letteratura, e sono diventati parte integrante dell’identità della città.

Oggi, i canali di Bologna sono un importante patrimonio storico e culturale. Offrono ai visitatori la possibilità di scoprire un lato inedito della città, immerso nella natura e nella storia.

Oltre a passeggiare lungo i canali, è possibile:

  • Fare un giro in barca sul Navile
  • Visitare i musei e i monumenti che si affacciano sui canali
  • Partecipare a eventi e manifestazioni organizzate lungo i canali

I canali di Bologna sono un luogo da vivere e da scoprire, un tesoro prezioso che racconta la storia e l’anima della città.

I canali di Bologna in Via Rialto: storia e segreti

Via Rialto, situata nel centro storico di Bologna, custodisce la memoria di un antico canale che un tempo scorreva a cielo aperto.
Questo canale, chiamato Fiaccacollo, era un ramo del Canale di Savena che si snodava lungo la collina omonima.

Le sue origini:

La costruzione del Canale di Savena risale al 1176, e il ramo Fiaccacollo venne realizzato in un secondo momento, probabilmente nel XIV secolo. Il nome “Fiaccacollo” deriva dalla notevole pendenza del canale, che rendeva difficoltoso il risalire la corrente.

Un ruolo importante:

Il Fiaccacollo svolgeva un ruolo fondamentale per l’economia della città. Alimentava mulini e opifici, e forniva acqua per l’irrigazione dei campi. Inoltre, era utilizzato per il trasporto di merci e persone.

La copertura:

Nel 1840, il Fiaccacollo venne coperto per motivi di igiene e sicurezza. La copertura del canale determinò un cambiamento significativo nell’aspetto di Via Rialto, che perse il suo carattere di strada d’acqua.

 

La veduta di via Rialto Nuova, ripresa dall’incrocio con Borgo Orfeo, documenta gli edifici che fiancheggiano la nuova strda dopo la copertura del ramo di Fiaccacollo. Collezioni d’Arte di Storia della Fondazione Cassa di Risparmio Bologna

Testimonianze storiche:

Nonostante la sua scomparsa, il Fiaccacollo ha lasciato numerose tracce nella memoria storica di Bologna.

  • Toponomastica: Il nome “Fiaccacollo” è sopravvissuto come denominazione di una via laterale di Via Rialto.
  • Edifici storici: Alcune case e palazzi di Via Rialto presentano ancora tracce della loro originaria funzione di mulini o opifici.
  • Documenti d’archivio: Numerosi documenti d’archivio conservano la memoria del Fiaccacollo, fornendo informazioni preziose sulla sua storia e sul suo ruolo nella vita della città.

Un fascino misterioso:

La scomparsa del Fiaccacollo ha alimentato un alone di mistero e fascino attorno a questo antico canale. La sua storia evoca immagini di una Bologna medievale, ricca di attività e di vita.

Oggi, Via Rialto è una strada tranquilla e suggestiva, che conserva il fascino di un tempo. Passeggiando per questa via, è possibile immaginare il corso del Fiaccacollo che un tempo scorreva a cielo aperto, e rivivere l’atmosfera di una Bologna lontana nel tempo.

Se ti interessa approfondire la storia del Fiaccacollo e dei canali di Bologna:

  • Visita il Museo di Bologna: Il museo conserva una ricca collezione di reperti archeologici e storici, tra cui alcuni مربوط al sistema idraulico della città.
  • Consulta i documenti d’archivio: L’Archivio Storico Comunale di Bologna conserva numerosi documenti relativi al Fiaccacollo e ai canali di Bologna.
  • Partecipa a una visita guidata: Alcune associazioni culturali organizzano visite guidate alla scoperta dei canali di Bologna, incluso il Fiaccacollo.

I canali di Bologna sono un patrimonio prezioso che racconta la storia e l’anima della città. Scoprire i segreti del Fiaccacollo significa immergersi in questa storia e lasciarsi affascinare da un passato ricco di vita e di attività.

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